Lettera dal Kenya

Una lettera da Maria Truglio: ci aggiorna sulla sua attività di volontariato in Kenya.

Si vede che invecchio.

 

 

Quando sono arrivata in Kenya un sacerdote della Consolata, mi aveva raccomandato dell’importanza di mantenere i rapporti con la gente che ci aiuta, di non lasciarli mai senza notizie, ed io mi riprometto sempre di scrivere, poi non capisco cosa succede e i giorni diventano mesi. Non basta: invecchiando si dovrebbe avere perseveranza, pazienza; mi accorgo che ho perseveranza, pazienza pochina ma ancora tanto amore, ma questo non giustifica il mio silenzio.

Non vi ho ringraziato per l’analizzatore dell’emocromo, senza di voi saremmo ancora ad aspettare: è di enorme importanza. Abbiamo fatto fino ad ora 311 esami e questo ha permesso una maggiore valutazione ed una più completa diagnosi; inoltre abbiamo evitato che la gente che si mandava a fare l’esame in un altro laboratorio, non andasse, perché’ non avevano i soldi per il trasporto figurarsi se avevano i soldi per l’esame. E' nostra intenzione mettere una insegna vicino alla macchina che ci avete donato, in segno di riconoscenza e perché tutti sappiamo che grazie a voi benefattori che il dispensario può lavorare e i pazienti possono avere le cure necessarie.

Da quando abbiamo aperto il Dispensario a oggi, abbiamo fatto dei passi da gigante, se penso che ero solo io a mandare avanti ogni cosa adesso abbiamo due dottori, tre laboratoristi, un'infermiera, un’assistente sociale, due assistente farmacisti una receptionist.

Quest’anno ho ripreso ad andare nei villaggi, è sempre stato un punto mio fisso: avendo della gente valida in Dispensario io posso andare nei villaggi e rendermi conto dei bisogni della gente. Una volta alla settimana io ed alcuni dello staff andiamo all'interno a controllare lo stato di salute dei bambini e se sono a posto con le vaccinazione previsti dal governo, in questo complesso di situazione si trova sempre il modo di fare un poco di lezione alle mamme sull'igiene e come integrare la dieta dei bambini. Il medico provinciale della zona insiste che dia lavoro ad un'altra infermiera e di comprare un frigo per i vaccini in questa maniera sono autorizzati a fornirmi dei vaccini, io devo tenere conto di tante cose, prima di tutto alla fine di ogni mese devo pagare gli stipendi, comprare le medicine e i reagenti e mantenere un minimo di decoro come manutenzione della struttura, per cui voglio valutare bene prima di imbarcarmi
in un'altra avventura.

Non vi ho ancora detto che saremmo felicissimi che qualcuno di voi venga a condividere le giornate con tutti noi, tutti hanno dei doni (spirituali, morali..) che possono condividere con altri, non dimentichiamo mai che il bene esce dal cuore, mi accorgo che sono uscita dalla mia strada.

Perdonatemi se non scrivo spesso, un forte abbraccio a tutti voi, da Leo, da tutta
la comunità di Kisaju e da me.

Grazie ancora di vero cuore, siete sempre presenti nelle nostre preghiere.