Lettera da Suor Maggiorina

Ci scrive Suor Maggiorina, che si occupa della missione a Belgrano, un resoconto delle attività che stiamo sostenendo insieme al gruppo ARGA .

Carissima Lucia e tutti del gruppo ARGA,

         con l’anno nuovo vi penso bene, tutti “rinnovati” nello spirito e in una generosa volontà di mettervi a servizio del prossimo.

Io solo ora scrivo per augurarvi BUON ANNO perché a Belgrano siamo rimaste senza telefono e senza internet fin dall’inizio di novembre.

In questi giorni mi trovo a Bs. As. e perciò la comunicazione è più facile. Scrivo per  raccontarvi qualcosa delle attività svolte durante il 2016.

Come saprete in comunità siamo tre suore: Sr. Giampiera, Sr. Giampaola ed io. Tutte le attività svolte sono state organizzate in accordo con l’attuale parroco perché ci sembra importante collaborare e vivere quell’unità che Gesù vuole dai “suoi”.

Per quanto riguarda il Centro San José abbiamo seguito come l’anno scorso dando colazione e aiuto per i compiti durante la settimana e, alla domenica, giochi e merenda. La stessa Signora (Ester Baez) ha continuato il suo lavoro per tutto l’anno assumendolo con responsabiltâ. I bambini che frequentano durante la settimana sono 10 – 15 ed alla domenica oltre 30. Non sono molti, ma crediamo che sia utile offrire uno spazio di tranquillità, accoglienza e protezione ad un gruppetto di bambini che non vedono l’ora di trovare il centro con la porta aperta per correre ed entrare. Quasi tutti vivono, durante il giorno, nella strada, soli. Sei di essi sono fratelli, la mamma li ha abbandonati e una sorella di 17 anni si dovrebbe occupare di loro con il papà, pero i due non sono mai in casa. Vi lascio immaginare ….

In agosto abbiamo avuto la visita e l’aiuto di due giovani canalesi: Elisa Lambiente e Francesca Faccenda. Anche se non conoscevano bene lo spagnolo sono state di valido aiuto. Con giochi nuovi e con la loro presenza affettuosa hanno intrattenuto ogni giorno i bimbi che, ancora oggi, le ricordano con nostalgia e spesso chiedono: “Quando torneranno Francesca ed Elisa?” Tra l’altro, in collaborazione con alcuni giovani di Belgrano, hanno organizzato la fiesta del “Dia del niño” con ottimo risultato.

Quest’anno la Caritas di Formosa ci ha fornito gli alimenti per la colazione di ogni giorno e la merenda della domenica per cui a noi è toccata solamente la spesa del salario della cuoca/assistente e della manutenzione del centro.

Voglio anche rendervi al corrente che con i soldi che ancora avevo per gli anziani ed ora con quelli delle borse solidali abbiamo fatto costruire una casa con bagno ad un anziano quasi cieco che viveva in una casa di palma molto insalubre e ad un altro anziano che da anni viveva in ospedale perché non aveva casa ne parenti

La casa dell’anziano cieco è costata   40.000 $

La casa dell’anziano solo è costata     43.000 $

Sempre con i soldi delle borse solidali abbiamo aiutato più persone a sostenere la spesa per viaggi perché per molte pratiche, visite mediche ed esami bisogna andare a Clorinda o a Formosa e non tutti possono sostenere la spesa.

Ogni viaggio di andata e ritorno a Formosa costa $ 300 ed a Clorinda $ 260.

Con ciò che resta delle “borse solidali” e con l’aiuto di benefattori italiani, quando inizieremo l’anno in febbraio, abbiamo in programma di aiutare una donna a terminare la costruzione della sua casetta. Ella attualmente vive con una figlia di 11 anni in una poverissima casa di assicelle. Quando piove si riempie di acqua e fango.

Il marito con un figlio vivono in una “estancia” come salariati, ma sembra che non sempre ricevano il salario.

Hanno buona volontà perché con i loro risparmi hanno comprato le lamiere per il tetto ed un po’ di cemento, sabbia e mattoni. Dicono: “De a poquito vamos a comprar lo que nos hace falta”. Vedendo la loro buona volontà le daremo volentieri un aiuto per costruire piú rapidamente la loro casa, che non è certo una delle belle ville italiane.

Di seguito le foto della loro attuale casa:

Ecco Francesca, la mamma, insieme alla figlia Francesca davanti alla loro camera (con la tenda bianca) e refettorio.

Con le offerte per farmaci e latte abbiamo comprato sistematicamente il latte a un bambino disabile e pagato la spesa del dentista a un ragazzo di 13 anni ($ 2.000) e ad una mamma paraguaiana senza alcun salario ($ 5.000 per togliere ed aggiustare i denti e $ 2.000 per la protesi). Con ciò che resta pensiamo di aiutare altri bimbi nella cura dei denti.

Con i soldi del progetto scarpe ho comprato scarpe per bambini e giovani in necessità.
Quest’anno ho in progetto di comprare scarpe ai bimbi del centro S. José per l’inizio dell’anno scolastico.

Questo è quanto abbiamo potuto fare con le offerte ricevute, frutto del vostro lavoro solidario.

A tutte/i ed a ciascuna/o il nostro SENTITO GRAZIE. Dio ricambi in abbondanza la vostra generosità.

Un saluto affettuoso e riconoscente unito alla preghiera per le vostre famiglie

Sr. Maggiorina e Comunitá