Condividiamo con voi le notizie e le foto che ci sono arrivate nelle scorse ore dal Dispensario Urafiki Centre, in Kenya.
23 Aprile 2018
Buongiorno a tutti,
come di consueto e con estremo piacere vi inoltro le notizie, senza dimenticarmi di aggiornarvi sull'andamento del dispensario.
Le grande piogge sono arrivate leggermente in anticipo ma continuano come da regola, e il verde fa da padrone.
E’ bello vedere le strade vive: i Maasai stanno ritornando indietro con gli animali. Sembra di assistere alle grande migrazioni, era da tanto che non si vedevano più grosse mandrie pascolare.
Quest’anno ci stiamo concentrando maggiormente sull'andamento giornaliero del dispensario, i casi di emergenza non ci mancano, diverse volte siamo dovuti correre a portare i pazienti a KAJADO. Infatti il medico che prima lavorava con noi adesso si è trasferito lì, comunque tiene i pazienti in grande considerazione e li visita subito: hanno assoluta precedenza e vengono seguiti con estrema cura.
Come di consueto, le emergenze arrivano contemporaneamente.
Una mattina ne sono arrivati tre: la prima in taxi, la seconda in moto e la terza di corsa…
Quest’ultima si trattava di un bambino portato in spalla della mamma, seguita da un uomo praticamente esanime. Abbiamo soccorso il bambino e l’uomo che si son ripresi subito, per la donna è stato alquanto laborioso: aveva partorito due giorni prima a casa e non erano riusciti a fermare l’emorragia. Con il taxi, mandato dalla provvidenza, e con la social work abbiamo portato la donna a Kajado, e da lì è stata urgentemente trasferita al Kenyatta hospital.
Il venerdì Santo, ho visto arrivare questa donna col marito e il bambino, sono venuti a ringraziarci per quello che avevamo fatto per lei, la cosa buffa è stata che ho preso il piccolo in braccio e il papà mi dice che non si era mai voluto attaccare al petto per cui avevano dovuto comprare il supplemento. Dico loro che il bambino ha fame e vuole ciucciare, lo passo alla mamma che istintivamente lo attacca al seno, dovevate vedere il bambino non si staccava più e ciucciava, era un piacere vederlo mangiare, inutile dirvi che piangevano mamma e papà. L’aria del dispensario aiuta anche in questo!
La domenica delle palme, è arrivata al centro una mamma con una bimba di tre anni con una bruttissima polmonite, in questi casi si contatta subito uno dei medici a disposizione, anche se il dispensario dovrebbe essere chiuso le urgenze vengono comunque trattate.
Verso mezzogiorno una telefonata ci allerta che era in arrivo un paziente che stava molto male e aveva bisogno d’aiuto. Il tragitto e lo stato di manutenzione della strada ci fa calcolare che prima di tre ore non sarebbe arrivato e nel frattempo allertiamo il medico. I tempi erano giusti e dopo circa tre ore arrivano: l’autista della moto era stravolto, la strada era da incubo! Mentre il paziente veniva visitato e gli venivano praticate le prime cure, è venuto spontaneo offrire all’accompagnatore un alloggio per ritemprarsi presso la casa che, con l’aiuto del coro di Santa Rita e di tutti voi benefattori è stato costruito, proprio per questi casi, anche se non si trattava di una mamma con figli, era pur sempre una creatura che aveva bisogno d’aiuto.
Con il programma della nutrizione, abbiamo rallentato i viaggi con il medical camp in giro per i villaggi. Con quest’anno abbiamo deciso di aprire il dispensario un giorno alla settimana esclusivamente per tutti coloro che ne avessero bisogno (ormai siamo conosciuti e la voce si è sparsa…), vedremo come andrà, e nello stesso tempo siamo disponibile a muoverci in caso di emergenze.
La fisioterapia lavora bene, i pazienti non mancano e il fisioterapista ha avuto dei casi che l’hanno gratificato tantissimo, vedi il caso di Riesi: un uomo sui sessanta anni, un anno fa ha avuto una semi paresi, i figli lo muovevano sulla sedia a rotelle, non si alzava ma da quando abbiamo introdotto un giorno alla settimana la fisio e i figli lo portano in dispensario è migliorato e la cosa più bella è che adesso Riesi cerca di aiutarsi da solo, e finalmente lo vedi sorridere.
Miltred,35 anni, si è bruciata incidentemente in novembre, ricoverata in un ospedale per più di due mesi, è venuta da noi in febbraio estremamente depressa e un braccio in cattive condizione, portata al Neema Hospital, il dottor Morino chirurgo, ha prescritto sedute fisio e il cambio della medicazione a giorni alterni: è stato un calvario per la giovane donna ma l’altra settimana è stata ricoverata al Neema per procedere al skin grafting (trapianto del tessuto). Tutt’ora è ricoverata in ospedale in questi casi aiutiamo la persona a coprire le spese ospedaliere, il tutto con il vostro continuo sostegno.
L’anno scorso la dottoressa Elena e il marito Stefano hanno aggiornato il nostro personale su come riconoscere un caso di arresto cardiaco e come intervenire prontamente. E’ continuato anche con le dottoresse Chiara e Elisabetta, adesso mi chiedono quando possono avere un altro aggiornamento….
Grazie per la vostra generosità, solo così possiamo procedere e aiutare...